"Through a dirty glass"
... così la vidi attraverso un vetro sporco sul quale qualcuno aveva incollato una rosa maldestramente ritagliata da un giornale tanto che si vedevano le parole stampate nere sul retro della pagina. Lei mi soffiava un bacio con una espressione intensa al rallentatore ed io avevo agio di guardarle le labbra carnose, fiore tropicale, e gli occhi azzurrissimi che come due parallele costellazioni sorridenti, erano un punto di riferimento per la navigazione.
Ad aprire la piccola finestrina dal vetro sporco non provai nemmeno, tanto mi pareva connaturata alla scenografia. Ed io ero dentro e lei fuori in quello che si intuiva il fogliame selvaggio che assediava la mia casa. Avrei dovuto girare intorno a tutta la casa per trovare come uscire ad incontrarla. Che lei potesse entrare, invece, non mi pareva il caso, perché fuori c'era luce, dentro era oscuro e poco accogliente...
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